Canazei – Si ferma a 11 il bilancio definitivo delle vittime della valanga sulla Marmolada. Alle sei vittime identificate dai parenti, si aggiungono i nomi dei cinque escursionisti venet che fin a ieri erano considerati dispersi. Ma le analisi dei laboratori dei carabinieri del Ris di Parma hanno permesso ora di attribuire un’identità certa ai poveri resti degli alpinisti travolti dalla valanga di ghiaccio e pietre che domenica 3 luglio si è staccata da Punta Rocca.
Tra i morti tre donne (Erica Campagnaro, Manuela Piran e Liliana Bertoldi), due alpinisti della Repubblica Ceca (Pavel Dana e Martin Ouda), Nicolò Zavatta, 22 anni, il più giovane delle vittime, da Malo nel Vicentino; e ancora Filippo Bari, Paolo Dani, Tommaso Carollo, Davide Miotti e Gianmarco Gallina. Otto i veneti e una trentina (Bertoldi) più i due scalatori dell’Est Europa.
“Abbiamo chiuso il cerchio attorno alle indagini. Escludo possano esserci ulteriori vittime i cui corpi saranno riconsegnati solo a ricerche concluse”, ha detto il colonnello Giampietro Lago, comandante dei carabinieri del Ris di Parma, a Canazei dove oggi, come in tutta la Val di Fassa, si osserva una giornata di lutto cittadino.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-07-09 11:33:52 ,www.repubblica.it